Ti chiederai che cosa significhi la morte dello sciamano.
Essa accade quando affrontiamo i nostri dolori, paure, attitudini, pensieri negativi, dubbi, il nostro lato ombroso e le nostre tenebre personali. Dopo averlo fatto, essi non avranno più potere su di noi. Cominciamo ad essere coraggiosi e diventiamo padroni del nostro destino. Questo accade quando facciamo morire i nostri vecchi modi di pensare e di agire, quando abbandoniamo i nostri ideali, credenze, e i comportamenti ormai superati per abbracciare il nuovo modo di vedere e fare le cose. In questo modo cambiamo la nostra vecchia pelle e smantelliamo coscientemente la nostra vecchia consapevolezza. Siamo irrevocabilmente cambiati in meglio, non siamo più le stesse persone di prima e non si può tornare indietro. Infatti, perché dovremmo?
Quando impariamo dal dolore, sia fisico che emotivo, aumentiamo il nostro potere, proprio grazie alle nostre abilità nell’uscire sull’altra sponda delle prove e tribolazioni. Cresciamo, impariamo e diventiamo migliori e più possenti grazie a questo processo.
Il vecchio proverbio “ciò che non ci ammazza ci rende più forti” è proprio perfetto qui.
Come la Fenice che rinasce dalle ceneri.
Lo smembramento e la ricostruzione.
La metamorfosi.
La morte di uno sciamano non sempre è dolorosa, però, spesso proprio grazie al dolore, alle sofferenze ed alla completa devastazione di tutto ciò che sapevamo e conoscevamo fino ad oggi, ci viene data l’opportunità per ricostruirci, per capire quanto siamo forti e per ricominciare da capo.
La morte di uno sciamano è una lezione molto potente. Ci insegna sulla vita, sulla morte e la rinascita intese come un processo ciclico del comprendere chi siamo davvero. Ogni morte è seguita dalla nascita del nostro sé. Dobbiamo guardare attentamente le nostre vecchie abitudini. Tante di queste ci portano fuori strada e spesso scambiamo i nostri bisogni per i nostri desideri. Questa è la natura della morte dello sciamano: notare come abbiamo creato, con le nostre abitudini, i gusci che dobbiamo eliminare danzando un equilibrio tra la vita spirituale e quella del corpo. Succede che ricostruiamo gli stessi gusci che abbiamo già scartato tanto tempo fa, perché vogliamo sentirci al sicuro. Ed ecco un’altra lezione della morte dello sciamano: il nuovo necessita di un corpo e di una mente che ospitano le nuove abilità ed abitudini.
Joanna Amicucci – Joanna’s Touch ©