Cosa significa l’Animal Reiki per me? Tutto: la connessione, la comunicazione telepatica a livello delle emozioni e dello spirito, il healing touch, “il tocco che guarisce”. Empatia, rispetto ed umiltà. La consapevolezza che ognuno ha la propria strada da percorrere, ma che, nonostante questo,  possiamo essere  fantastici compagni di viaggio, anche se le nostre strade si incrociano, a livello fisico spesso solo per un tratto molto breve. Ma grazie a questo incontro sia io che l’animale riusciamo a connetterci con la Fonte in modo ancora più forte.  Io ti sento e non ti giudico, tu mi senti e mi accetti così come sono. Spesso le sensazioni che percepisco sono forti, foderate con il dolore fisico sofferto dal mio amico, con la sua paura ed incertezza. Il suo smarrimento spesso mi fa venire una tristezza cosi grande che letteralmente mi soffoca il respiro. Ed ecco dove mi vengono in aiuto tutti gli anni di studi dell’Animal Reiki e degli esercizi su me stessa in primis. Vi assicuro che sentire pietà per l’animale, sentirsi arrabbiata verso gli eventuali carnefici dell’animale, essere spaventata nella presenza di un’animale che ci sta lasciando – non gli è di nessun aiuto. Certo, sono i sentimenti umani e noi come tali li sentiamo, anche se le nostre intenzioni verso l’animale sono le migliori al mondo. 

Come percepiscono tale situazione gli animali che hanno bisogno del nostro supporto? Ci sentono tristi, addolorati e, addirittura, arrabbiati. Non capiscono che, se siamo arrabbiati, non lo siamo con loro, non si mettono a pensare e non si chiedono perché stiamo piangendo e cosi via.. L’unica cosa che sentono è un’energia pesante, la quale, invece di aiutarli a sollevarsi, li schiaccia ancora di più..

Allora – c’è qualcosa che posso fare, se voglio davvero aiutare un’animale maltrattato, malato o che sta per morire?

Certo! Anzi tutto, dobbiamo sentirci davvero onorati e grati se percepiamo i sentimenti ed i pensieri dell’animale, perché non possiamo prendere per scontato che egli vorrà condividerli con noi. Perché dovrebbe? Compariamo davanti ad un animale che non ci conosce –  tu condividi subito i tuoi pensieri intimi ed i tuoi sentimenti con il primo sconosciuto che incontri? E perché l’animale lo dovrebbe fare con noi?

Dunque – durante l’incontro sono essenziali da parte nostra il rispetto per l’animale, per il suo passato e per i suoi sentimenti (non giudichiamo niente, il nostro carico emotivo può essere davvero un ostacolo per la nostra connessione), l’umiltà (non siamo noi a guarire l’animale, è il Reiki, ovvero l’energia universale della quale siamo composti tutti noi) insieme con la massima apertura verso il risultato del nostro incontro  e la gratitudine per qualsiasi cosa percepiamo.

E’ facile? All’inizio – per niente. E’ possibile? Certo.

Come posso onorare l’animale che condivide con me i suoi stati emotivi, oppure mi fa percepire dove sente il dolore, senza aggravare la situazione con le mie sensazioni personali? Ci serve lavoro su noi stessi, sulla nostra connessione con l’Universo, sulla nostra convinzione che esiste  molto di più della nostra mente.

Con gli anni di pratica dell’Animal Reiki e di lavoro con gli animali ho coniato il mio motto personale “ Non ti posso dissetare se non ho l’acqua, non ti posso prestare i soldi se non li ho, non posso condividere con te un vero amore se prima non lo trovo in me stesso e non ti posso aiutare a guarire se prima non guarisco io.” Su tutti i livelli.

D’altra parte – gli animali sono già connessi con la Natura, con le sue forze e con il suo amore ed equilibrio molto più di noi, umani, che siamo condizionati dalla società in cui viviamo. Non appena riusciamo ad aprirci in modo puro e disinteressato alla connessione con gli animali – non importa il loro passato – sempre, e ripeto, sempre, loro saranno felici di condividere con noi una connessione così profonda che all’inizio vi verrà voglia di piangere, prima per la sorpresa, poi per la gratitudine. E se siamo abbastanza umili per mettere il nostro ego a parte (non è facile, ma è possibile), se siamo aperti per riconoscere gli animali come  nostri insegnanti, accadono  guarigioni davvero molto potenti. Sia per gli animali che per noi stessi. Guarisce lo spirito, guarisce la mente, guarisce il corpo.

L’Animal Reiki, ovvero Reiki con Animali è una tecnica di guarigione molto potente se praticata onestamente, con umiltà e perseveranza.  Non sostituisce un’adeguata cura veterinaria ma fornisce un meraviglioso supporto, così come lo fanno altre terapie alternative, quali per esempio l’agopuntura.

Spesso per noi umani è più facile accettare le terapie dove vediamo subito “l’uomo all’opera”, tipo proprio l’agopuntura, la fisioterapia, oltre la medicina convenzionale che fidarsi del “lavoro energetico” invisibile per i nostri occhi. Tuttavia, specialmente all’estero, sempre più veterinari collaborano con gli operatori dell’Animal Reiki, sempre più rifugi aprono le loro porte e sempre più persone studiano l’Animal Reiki. Forse “studiano” non è una parola del tutto giusta, io direi “cominciano a ricordarsi” della connessione con tutto il mondo che ci circonda e del fatto che all’interno di ognuno di noi esiste un posto dove regna un equilibrio assoluto insieme con l’amore universale.

23 maggio 2021, presso il meraviglioso Centro Cinofilo Ci Vorrebbe un Amicoprimo livello dell’Animal Reiki – SHODEN! 

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